Patologie

Le persone possono avere varie situazioni patologiche e non che richiedono particolare attenzione soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione. 

In quest’ottica la nutrizione assume un’importanza rilevante in quanto in presenza di stati patologici può aiutare in maniera significativa a gestirne o mitigarne gli effetti negativi e di conseguenza contribuisce a migliorare decisamente la qualità della vita della persona.

Un primo esempio è il caso di iperuricemia dove con un appropriato piano nutrizionale si può ottenere un risultato ottimale semplicemente evitando alcuni alimenti.

Alcuni casi necessitano di particolari attenzioni e accorgimenti oltre a regimi alimentari specifici che possono differire dall’alimentazione di una persona sana come nell’ernia iatale dove oltre ad una correzione dal punto di vista prettamente nutrizionale si consiglia di aumentare il numero dei pasti giornalieri per ridurre il quantitativo di cibo ingerito ad ogni pasto (volume nello stomaco): questo consente di adattarsi al meglio alle condizioni fisiopatologiche del paziente. 

Un ulteriore esempio è il caso del diabetico dove facendo attenzione ai cibi ed alla loro qualità si ottiene un aiuto essenziale nella gestione della patologia. 

Ritengo pertanto che su pazienti patologici sia buona prassi avere un approccio ad ampio spettro e una visione il più dettagliata possibile per fare una valutazione puntuale del caso e poter meglio gestire il paziente personalizzando in maniera specifica il trattamento nutrizionale.

Personalmente nella fase di raccolta delle informazioni relative alla persona (anamnesi) dedico una particolare cura proprio a questo aspetto.

Per ultimo ma non meno importante per me è instaurare una fattiva relazione umana e di collaborazione con il paziente durante il colloquio dove cerco di mettere la persona a proprio agio invitandola a parlare di sé in modo da avere tutte le informazioni che mi consentano una visione dettagliata della situazione e su tale base redigo adeguati profili nutrizionali.

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